I Criteri Ambientali Minimi (CAM): cosa sono e a cosa servono nel settore del cleaning?

Gli obiettivi del Green New Deal europeo e gli strumenti previsti per la riduzione dell’impatto ambientale sonoun’importante opportunità per le imprese del cleaning aziendale. 

Essi infatti rappresentano un’ottima chance per continuare a rimanere competitive in un mercato profondamente cambiato da pandemia, guerre e mutamenti politici. Ridurre gli impatti ambientali in questo settore sta nel promuovere modelli di produzione e consumo più sostenibili ed è quello che stiamo facendo in PERILLO Milano Service.

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali ed ecologici definiti dal Ministero dell’Ambiente volti ad indirizzare le Pubbliche Amministrazioni verso una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti fornendo indicazioni per l’individuazione di soluzioni progettuali, prodotti o servizi migliori sotto il profilo ambientale.

I settori del cleaning in cui si applicano i CAM sono prevalentemente: RIFIUTI URBANI e SANIFICAZIONE (pulizia e sanificazione di edifici e ambienti ad uso civile, sanitario e per i prodotti detergenti)

Esempi di requisiti ambientali richiesti nel settore cleaning:

• la capacità di ridurre gli impatti ambientali rispetto alle tecniche di pulizia e sanificazione tradizionali.

• uso di prodotti, attrezzature e macchinari con una certificazione dell’impronta climatica (carbon footprint)

Esiste una certificazione CAM?

Non esiste una certificazione CAM: ogni azienda, in base al settore e al prodotto di pertinenza, deve verificare sul sito del Ministero dell’Ambiente quali sono i CAM corrispondenti e verificare la propria aderenza alla norma di riferimento.Il monitoraggio dell’applicazione dei CAM avviene in tutte le fasi della gara tramite ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione).